Regole e consigli per un caveau da professionisti
Negli ultimi anni, l’interesse per il vino nella nostra società è aumentato tanto.
Non si tratta più di materia da professionisti: la conoscenza sempre più approfondita da parte di tutti noi è evidente. Eccellenza del Made in Italy, curiosità e piccolo piacere quotidiano, invita allo studio e alla ricerca.
Social media, riviste e volumi, programmi televisivi e dirette streaming, corsi e degustazioni aiutano e invitano a percorrere questa strada: la ricerca incessante dell’abbinamento ideale, il gusto per la scelta e la condivisione, la curiosità di saperne di più.
Ed è diffuso ormai il desiderio di avere, in cantina, la propria riserva personale, con i nostri vini preferiti, organizzata a regola d’arte.
Come fare ad ottenere il risultato perfetto, e a conservare i vini nella maniera più consona? Ricordiamo che il vino è materia viva, e come tale va trattato: così, al momento dell’assaggio, ci ripagherà di tutta l’attenzione che gli avremo dedicato.
Vini dall’animo giovane
Esistono vini adatti all’invecchiamento, addirittura vocati per la paziente attesa, e altri che vanno bevuti nella loro gioventù. È caldamente consigliato consumare i vini frizzanti entro un anno dal loro imbottigliamento. È necessario, inoltre, conservare le bottiglie in posizione verticale, al buio e a temperatura fresca costante. La buona conservazione, oltre che permettere di mantenere inalterato il gusto e gli aromi del vino, garantirà un’ottima gestione della bolla al momento dell’apertura.
Le bollicine
È buona norma conservare gli spumanti al buio, e in un luogo – come una cantina appunto – dall’elevata umidità. Il posizionamento verticale si rivelerà un’ottima soluzione anche in questo caso. Consigliamo di consumare uno spumante entro 18 mesi, e non lasciarlo invecchiare troppo per non rischiare di variarne le caratteristiche organolettiche.
Vini che amano invecchiare
I vini fermi, atti ad invecchiare, hanno bisogno di accortezze diverse. Le bottiglie richiederanno sempre una conservazione a temperatura fresca e costante e in luogo buio, ma in posizione orizzontale per permettere al vino di essere sempre in contatto con il tappo, mantenerlo umido ed impedirne l’essicazione, con conseguenti possibilità di rottura e di contaminazione da parte di agenti esterni.
Dal momento che il calore tende ad andare verso l’alto, sarà consigliabile conservare i vini bianchi, che maggiormente necessitano di una temperatura inferiore e di una maggior attenzione nella conservazione.
Raccomandiamo di non muovere troppo – meglio mai – i vini conservati fino al momento dell’apertura, per evitare che eventuali residui della decantazione si rimescolino al vino, con conseguenze decisamente spiacevoli.
Quali vini scegliere?
La risposta potrebbe sorprendervi: quelli che preferite. Non esistono regole, sebbene il buonsenso suggerisca di variare tipologie per permettere molteplici abbinamenti con differenti piatti e in svariate occasioni.
Certo, l’imperativo è essere curiosi. Viaggiare – non appena si potrà – e assaggiare, provare qualcosa di nuovo, portarlo a casa e renderlo parte della nostra collezione, per condividerlo con altri e assaporarlo con calma.
Cercate di non scartare mai a priori un vitigno o una tipologia di vino, sostenendo che non vi piace: ne esistono infinite sfumature, e sicuramente troverete quella che fa per voi.
La cantina sarà vostra nel momento in cui rifletterà le vostre esperienze, il vostro gusto e la vostra sensibilità.